venerdì 20 novembre 2009

IL SORRISO SOCIALE






Si definisce Sorriso Sociale, il sorriso tipico dei bambini piccoli. Esso compare già dalla nascita, all'inizio veniva considerato di provenienza esclusivamente endogena, specifica degli esseri umani. Molte ricerche hanno però affermato il fatto che il sorriso neonatale abbia anche funzione comunicativa e perciò, abbia anche origine esogena! Infatti, il sorriso, perchè avvenga, richiede l'esistenza di una persona che gli risponda adegutatamente. Il sorriso nei bambini piccoli è attivato dagli occhi che possono essere considerati "fattori scatenanti". A partire dai 3mesi il SORRISO del bambino è effettivamente SOCIALE e reciproco, poichè diventa sincronizzato con il sorriso di chi si prende cura di lui. Verso questa figura infatti(madre,padre, educatrice, eccc), il bambino vuole creare legami di attaccamento attraverso comportamenti specifici, chiamati da Bowlby Aspetti Sociali Innati del neonato, tra cui, appunto il sorriso. Esso non costituisce quindi, un comportamento indiscriminato, ma una misura della capacità del bambino di riconoscere le persone familiari!!!
Fin dai 2-3mesi di vita, il bambino è capace di mettere in atto diverse modalità comunicative nell'interazione con l'adulto, che Bowlby divide in due categorie: il Comportamento di Segnalazione, cioè il pianto, il sorriso e la lallazione; ed il Comportamento di Avvicinamento, come l'aggrapparsi e
il seguire il genitore. Questi comportamenti vengono anche chiamati segni Distali e Segni Prossimali che il bambino utilizza per entrare in relazione con l'adulto, il quale, se interrompe l'interazione, il bambino mostra di esserne disturbato.

I bambini interagiscono secondo alcuni cicli di attenzione-non attenzione, di natura biologica e le madri sincronizzano la loro stimolazione con periodi on-off. Si verifica così il Turn-Talking, ovvero l'alternanza dei ruoli. Bambino ed adulto alternano i loro contributi vocalizzando, sorridendo, parlando, scambiandosi alternativamente i ruoli di oratore ed ascoltatore. La madre, o la figura di attaccamento si prende perciò la responsabilità di convertire l'incontro in qualcosa di molto simile ad una conversazione, assumendo inoltre il compito del mantenimento dell'interazione. Per crescere bene e sviluppare un Attaccamento sicuro,quindi, il bambino deve avere a disposizione mezzi che inducano e mantengano la vicinanza al genitore(segni distali e prossimali), i quali saranno efficaci solo se quest'ultimo ricambia in qualche forma il comportamento del bambino!!!


Dai 7 mesi in poi, il sorriso è provocato soltanto dalle facce familiari, mostrando invece diffidenza o paura di fronte agli estranie; questo perchè il bambino acquisisce la Capacità di Rievocazione, ovvero egli ha accesso autonomamente, nella sua memoria, al ricordo della persona familiare! Un'altra importante capacità del bambino che si sviuppa in questo periodo, è l'Intenzionalità di gesti ed azioni: indispensabile per una piena partecipazione all'interazione sociale, che gli permette di fare in modo che la conversazione non sia più unidirezionale, ma vi sia una maggiore simmetria nei ruoli giocati dall'adulto e dal bambino, che con la crescita del bambino includeranno anche degli oggetti o persone esterne all'interazione diadica. L'accrescersi della flessibilità nella capacità di attenzione del bimbo, il suo sviluppo fisico e cognitivo e le continue risposte da parte dell'adulto, porterano il piccolo a sapere camminare e muoversi e acquisire il linguaggio.

Si vede come il sorriso sociale, sia un comportamento infantile alla base di un grandissimo percorso di crescita e di sviluppo delle capacità motorie e cognitive, il quale accompagnerà il bambino fino all'età adulta ed oltre!

venerdì 13 novembre 2009

LE FIABE



Le fiabe sono quelle che si raccontano ai bambini, ogni sera prima di andare a nanna, ma non solo, anche al nido vi è spesso un momento della giornata dedicato alla Lettura di favole ai piccooli; sono quelle che li accompagneranno nel loro percorso, una tappa quasi obbligatoria anche per rafforzare in un certo senso, il rapporto tra mamma, papà e bambino. Raccontando le favole, potrete notare come poi il vostro bimbo, vi chiederà di leggergli sempre le stesse....non andate contro la loro volontà, è una tappa anche questa, così come quella che oltre al racconto, vi esprimerà il desiderio di rivedere per la “centesima” volta il dvd di quel particolare cartone animato di cui gli avrete già letto la favola.Insomma, un'abitudine che poi pian piano si toglierà e verrà sostituita da una nuova favola.Il bimbo così cresce nell'immaginazione e nella fantasia, e grazie alle favole il bimbo si costruisce sempre più le rappresentazioni mentali del mondo che lo avviano ad una visione simbolica delle cose, che lo accompagnerà per tutta la sua infanzia!...ecco alcuni link di siti dove vi sono fiabe illustrate(babyarcobaleno, pinu1, pinu2) che potrete scaricare e leggere insieme ai vostri piccoli!...per grandi invece ho trovato un sito molto utile che spiega in modo molto più approfondito l'importanza del racconto di fiabe ai bambini(mentesociale)!!!!!!!

un blog per tutti!

Salve a tutti!Ecco un nuovo blog interessante...come potete notare dal titolo è indirizzto a tutti...e voi direte...perchè a tutti?sono solo i bambini che vanno al Nido...e invece no!Questo Blog è dedicato a tutti coloro che hanno a che fare con bambini di età compresa tra 0-3 anni come mamme, papà, nonni, nonne, educatrici come me ed altri. Nel blog infatti, non vi saranno solo pubblicate le fiabe per i bambini, ma anche consigli ed informazioni per gli adulti che si prendono cura dei più piccoli!!!...insomma...per tutti!!!...Spero sarà di vostro gradimento!un bacio a tutti!